lunedì 28 marzo 2011
DFRU: Democrazia attiva, parte 13/30
sabato 26 marzo 2011
venerdì 25 marzo 2011
Film: Pianeta Verde
«Vivere un tempo che abbia senso senza denaro, dei tragitti che abbiano senso senza carburante, e piaceri che cantino senza le trepidazioni della bramosia» Francois Brune
Il pianeta verde (La Belle Verte) è un film del 1996 diretto da Coline Serreau.
Il film tratta, con una chiave umoristica e usando l'espediente comico dell'esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.
testo estratto dalla pagina di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Il_pianeta_verde
mercoledì 23 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
DFRU: Decentralizzarsi, parte 12/30
Un processo evolutivo inevitabile sarà il decentramento. Il decentramento della popolazione e della produzione. Dalle metropoli torneremo nelle campagne, non solo per seminare e raccogliere i frutti del nostro orto ma anche per ricostruire una vita più semplice, salutare e comunitaria. Non soltanto l’urbanistica cambierà, ma tutte le strutture amministrative e politiche saranno maggiormente localizzate e la partecipazione diretta dei cittadini alla vita della comunità sarà recuperata a pieno.La produzione di energia e di gran parte delle merci di uso comune sarà decentralizzata in piccole realtà interdipendenti che sfrutteranno al meglio le caratteristiche del territorio, adattandosi alla cultura, alle tradizioni e alla storia del luogo. Le case produrranno autonomamente l’energia elettrica e termica di cui hanno bisogno e scambieranno il surplus con una rete locale. Le energie rinnovabili svolgeranno questa funzione integrandosi e sostituendosi, massimizzando gli aspetti positivi di ogni fonte (solare fotovoltaica, solare termica, biomassa, eolica, geotermica, idraulica). Ogni comunità avrà servizi gratuiti e comuni per tutti: sanità, scuola, biblioteca, acqua, lavanderia, trasporti. Pochissime merci viaggeranno per lunghe distanze. Non esiteranno più grosse industrie, grosse centrali, solo piccole realtà, a grandezza d’uomo. Le relazioni umane saranno alla base degli scambi commerciali e delle prestazioni di servizi: si riscoprirà l’importanza e il piacere del dialogo umano e del confronto di idee, pensieri, opinioni e dell’arricchimento reciproco che ne deriva. La decentralizzazione di persone e cose sarà retta da un sistema di trasporto globale, efficiente e a costi sostenuti dallo Stato e da una rete di comunicazione web gratuita che permetterà a tutte le persone del globo di essere informate e di avere diretto accesso alla conoscenza. Le esperienze saranno condivise su internet, le pratiche e le tecniche migliori saranno adottate in tutte le parti del mondo. Le idee e i pensieri viaggeranno sempre più veloci e sempre di più, mentre le persone e gli oggetti riscopriranno il locale, un raggio di azione a portata d’uomo. Il risparmio energetico sarà d’obbligo. La struttura, i materiali e il disegno della abitazioni saranno progettati in modo da ridurre il più possibile il fabbisogno energetico, nonché saranno sfruttate al massimo le risorse naturali e le tecniche ingegnose per evitare dispendi inutili di denaro ed energia. Le antiche abitazioni saranno ristrutturate utilizzando tecnologie avanzate, non sarà mai permesso di costruire nuovi edifici fino a che ce ne saranno di abbandonati e fatiscenti. Il processo di decentralizzazione investirà anche il potere politico e amministrativo. Le amministrazioni locali acquisteranno sempre più potere, la comunità territoriale sarà perfettamente in grado di auto-governarsi e di interagire con il potere centrale. Prenderanno maggior rilievo anche in questo settore i rapporti umani che si istaureranno tra gli amministratori e i cittadini. Sarà possibile interpellare i responsabili, essere ascoltati e poter intervenire in tempi brevi sul posto. Solamente le questioni più importanti e generali saranno sotto completa gestione del potere centrale, tutto il resto passerà completamente nelle mani di una rete civica sempre più fitta e interconnessa.
domenica 20 marzo 2011
Nicholas Gergescu-Roegen
Chi era Nicholas Gergescu-Roegen
http://www.georgescuroegen.org/index.php/Pagina_principale
lunedì 14 marzo 2011
DFRU: I tempi cambiano ... la gente pure, parte 11/30
domenica 13 marzo 2011
FOTOVOLTAICO versus AUTOMOBILE
- Peggioramento della qualità dell'aria nelle zone urbane: aumento malattie respiratorie
- Aumento della quantità di CO2 a livello planetario: aumento delle temperature
- Inquinamento acustico e stress dovuto al traffico: peggioramento della qualità della vita e della salute dei cittadini
- Alta probabilità di incidenti stradali, spesso con effetti gravi, se non mortali, sui guidatori ma anche sui pedoni
- Deterioramento dei rapporti sociali: il traffico e i mezzi di trasporto privati ostacolano e peggiorano i rapporti umani tra i cittadini
- Conflitti armati necessari per garantire il controllo dei bacini petroliferi strategici e quindi carburante a basso costo per le nostre economie
- Smaltimento delle auto in demolizione, delle marmitte e delle batterie
sabato 12 marzo 2011
L'appello di Parigi: ci stiamo autodistruggendo
"DICHIARAZIONENoi, scienziati, medici, giuristi, umanisti, cittadini, convinti dell'urgenza e della gravità della situazione, dichiariamo che,Articolo 1: Lo sviluppo di molte malattie attuali è consecutivo al deterioramento dell'ambiente.Articolo 2: L'inquinamento chimico costituisce una minaccia grave per il bambino e per la sopravvivenza dell'Uomo.Articolo 3: Essendo in pericolo la nostra salute, quella dei nostri bambini e quella delle generazioni future, è la stessa razza umana ad essere in pericolo".
mercoledì 9 marzo 2011
Elogio della bicicletta
Amo la bicicletta
perché scorre silenziosa
e mi accompagna nei pensieri
Amo la bicicletta
perché l’aria fresca
a contatto con la pelle
mi ricorda che sto viaggiando
Amo la bicicletta
perché sono io che la muovo
Amo la bicicletta
perché necessita di poco spazio
e non ho costi da sostenere
Amo la bicicletta
perché nell’andare per le strade
posso soffermarmi a guardare attorno
Amo la bicicletta
perché la sua velocità
è sostenuta ma non eccessiva
Amo la bicicletta
perché saluto le persone che incontro
Amo la bicicletta
perché non uccido
con gas tossici e incidenti pericolosi
Amo la bicicletta
perché mi mantengo in forma fisica
Amo la bicicletta
perché non distrugge la vita
ma la sostiene
- La bicicletta è silenziosa, perciò non comporta inquinamento acustico e quindi disturbo e stress.
- L’uso quotidiano della bicicletta mantiene in forma fisica e allo stesso tempo permette trasporti su brevi tratte in modo efficace, senza perdite di tempo (non esiste traffico, né problemi di parcheggio)
- La bicicletta non ha impatto sull’ambiente
- La bicicletta alle modeste velocità non è pericolosa per la vita delle persone, ciclista compreso
- La bicicletta non ha nessun costo di utilizzo, se non alcuni piccoli costi per la manutenzione
- La bicicletta favorisce i rapporti umani e abbatte lo stress dovuto al traffico caotico
- La bicicletta occupa poco spazio, “se ne possono parcheggiare 18 al posto di un automobile”
- Una mobilità urbano basata sulla bicicletta e i mezzi pubblici, evita ingenti costi di infrastrutture: strade, ponti, parcheggi, segnaletica, gallerie, viadotti, semafori.
- La bicicletta è una macchina a misura d’uomo, così come la sua velocità, il suo ingombro e il suo costo