«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

lunedì 13 giugno 2022

Su questo anno scolastico - Pensiero #5

È stato senza dubbio l'anno scolastico più difficile che abbia affrontato. Il periodo più buio dei miei anni di insegnamento.È duro lavorare e vivere sotto un ricatto costante, ancor più duro è sopravvivere in una società che sprofonda in una vera e propria distopia.

Quest'anno abbiamo visto di tutto. A parte i soliti provvedimenti: alle mascherine obbligatorie dentro e fuori, lontani o vicini; al distanziamento illusorio tra i banchi, mediamente tutti più vicini tra loro; al gesso e alle carte geografiche inutilizzabili perché pericolose, a favore naturalmente della digitalizzazione forzata e totale delle nostre vite; alle interminabili ore di interazione con schermi luminosi (e qui della sicurezza non interessa proprio a nessuno) anziché con persone in carne ed ossa; alla didattica a distanza che quest'anno è diventata regolarità per interi mesi e che, oltre ad essere inefficace, ha rappresentato un carico di lavoro ulteriore per i docenti, mai preso assolutamente in considerazione; abbiamo inoltre visto qualcosa di inedito e di gravissimo, ovvero docenti sospesi dall'incarico, privati di un sostentamento economico e multati, nonché bambini tenuti fuori dalla scuola perché privi di lasciapassare verde.

Tutto questo produce alienazione e crea sofferenza, soprattutto nei più piccoli e nei più fragili in generale, ma purtroppo a nessuno interessa minimamente.

E il sollievo per aver superato l'anno, per essere sopravvissuti anche se non indenni, sarà solo momentaneo. L'impressione, per non dire certezza, è che ci aspetteranno mesi, o anni, ancora più difficili.

È tempo di resistere.  


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