«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

lunedì 7 novembre 2011

ELENCO BUONE PRATICHE PER IL RISPARMIO ENERGETICO

SEMPLICI CONSIGLI, GRANDI RISULTATI

Redatto dall’Arch. Daniela Brarda, estratto dal sito Università del saper fare

Senza sacrifici e senza rinunce al comfort, si può modificare lo stile di vita per utilizzare in modo corretto e sostenibile le risorse energetiche ed ambientali

· Abbassare le tapparelle delle finestre appena fa buio per impedire la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre.

· Non aprire le finestre quando l'impianto di riscaldamento è in funzione. E' un inutile spreco, l'aria calda dei radiatori tende a uscire verso l'esterno lasciando posto a quella fredda.

· Non aerare i locali troppo a lungo. In inverno aprire le finestre nelle ore più calde e in estate nelle ore più fresche

· La manutenzione e la pulizia regolare della caldaia, effettuata da tecnici specializzati, permette di avere il riscaldamento in piena efficienza e ridurre gli sprechi nel consumo di gas durante la stagione fredda. E' consigliabile effettuarla nel mese di settembre, quando le ditte specializzate non sono nel pieno della loro stagione lavorativa e possono dedicare più tempo alla manutenzione degli impianti ed eventualmente provvedere per tempo e senza disagi per gli utenti alla riparazione e messa a punto della caldaia.

· In caso di prolungata assenza spegnere la caldaia e regolate il timer per farla riaccendere poco prima del vostro ritorno.

· La temperatura di benessere in casa è di circa 20 gradi di giorno e 16 di notte. Ogni grado in più equivale a una maggiorazione della spesa del 6-10% (o superiore, molto dipende dal vostro comportamento come utente).

· Applicare un film trasparente termoisolante. E' una scelta più economica del doppio infisso, consente di ridurre la dispersione di calore dalle finestre applicando un rivestimento adesivo trasparente sul vetro. Si tratta tuttavia di una soluzione temporanea, meno efficace del doppio infisso nel trattenere il calore.

· tenere la temperatura della caldaia più bassa possibile; più i termosifoni sono estesi, minore è la temperatura necessaria al calorifero per scaldare l'abitazione;

· scaldare le diverse camere in modo diverso a seconda dell'uso;

· scaldare solo nelle ore in cui è necessario;

Per chi vive in condominio

Gli impianti centralizzati sono molto più efficienti delle caldaie autonome, che sono peraltro più pericolose.

Nei condomini l'autonomia si può realizzare con la contabilizzazione separata del calore, che responsabilizza gli utenti all'uso razionale dell'energia e permette a ciascuno di programmare la temperatura desiderata.

Anche la legge riconosce questa priorità: gli edifici nuovi e ristrutturati devono essere progettati e realizzati in modo tale da consentire l'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore per ogni singola unità immobiliare.

Inoltre per decidere di cambiare il sistema di contabilizzazione è sufficiente il voto della maggioranza dei presenti all'assemblea condominiale in seconda convocazione e di quelli che possiedono la maggioranza dei millesimi.

Il risparmio sulla bolletta energetica rispetto all'impianto centralizzato è di circa il 20%.

· Pulire regolarmente le lampadine. La polvere che vi si deposita sopra può ridurre del 10% il livello di illuminazione.

· Nelle lampade per l'illuminazione esterna installare sensori di movimento. Permettono di risparmiare energia accendendo la luce solo quando si avvicina qualcuno.

· nei viali del giardino applicare lampioncini fotovoltaici. Si ricaricano col Sole e non sprecano energia elettrica.

· acquistare elettrodomestici a basso consumo energetico in clase A o A+;

Frigorifero

· sbrinare spesso il freezer: la formazione di ghiaccio alza i consumi

· sostituire le guarnizioni nell’eventualità di crepe o deformazioni

· pulire le serpentine esterne del condensatore: lo sporco riduce l’efficienza

· se è vecchio e si vuole sostituirlo, acquistare un modello ventilato di classe A+ o A++ (ridurrai del 40% il consumo energetico e avrai diritto ad un incentivo del 20% sul prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 200 euro)

· calcolare una capienza sufficiente per la famiglia: un frigorifero inutilmente grosso consuma di più, per 4 persone bastano 220-280 litri

Climatizzatore

· impostare la temperatura a 5-6 gradi in meno rispetto a quella esterna

· tenere chiuse le finestre onde evitare sprechi

· ombreggiare le finestre esposte a sud e a ovest

Lavatrice

· non lavare mai a 90 gradi

· evitare il prelavaggio, tranne se necessario

· prediligere il pieno carico

· chiedere all’installatore di collegare la lavatrice alla rete dell’acqua calda

· usare la lavatrice la sera o nel fine settimana, quando il prelievo di corrente è più basso

Lavastoviglie

· usare il pieno carico

· non eseguire il prelavaggio

· evitare le temperature troppo alte

· bloccare il ciclo di asciugatura ad aria calda, che consuma molto, piuttosto asciugare a temperatura ambiente aprendo il portello

· chiedere all’installatore di collegare la lavastoviglie alla rete dell’acqua calda

· utilizzare i cicli brevi se le stoviglie sono poco sporche

· utilizzarla nelle ore in cui l’energia costa di meno

Forno

· non aprire troppe volte la porta per controllare la cottura: utilizza la luce interna

· se è ventilato, azionare la ventola: si potrà tenere più bassa la temperatura e cuocere contemporaneamente più piatti

Scaldabagno

Quello elettrico è davvero oneroso. Meglio un modello a gas che fa risparmiare il 40% sulle bollette e riduce le emissioni di gas serra. Usalo così:

· controllarlo periodicamente per evitare depositi di calcare che lo rendono meno efficiente

· regolare il termostato a 40-50 gradi

· spegnerlo di notte e quando non serve

· fare la doccia (consumando 25/30 litri) invece del bagno (anche più di 100 litri!);

· lavare frutta e verdura in bacinella e non in acqua corrente e riutilizzare l'acqua per innaffiare le piante;

· chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti, ci radiamo

· fare riparare i rubinetti o il water che gocciolano; da un rubinetto che perde una goccia ogni due secondi fuoriescono quasi 6000 litri di acqua all’anno;

· nei giardini domestici evitare pavimentazioni impermeabilizzanti

· a proposito di annaffiatura: avendone la possibilità non usiamo acqua potabile ma acqua di pozzo o di cisterna raccogliendo l'acqua piovana, e soprattutto innaffiamo il giardino al mattino presto oppure dopo il tramonto: il terreno caldo fa evaporare buona parte dell'acqua prima che venga assorbita, e lo sbalzo termico rovina le piante. Inoltre, innaffiare sempre lentamente, in modo che l’acqua non scorra via e penetri in profondità (almeno per 30 centimetri), favorendo la crescita di radici forti e profonde, più resistenti alla siccità. Infine, non aspettare che il suolo sia completamente secco e indurito per innaffiare, poiché assorbe l’acqua peggio e più lentamente. Usare la pacciamatura , cioè ricoprire di materiali organici (pezzi di corteccia di pino, frammenti di legno e compost, pellets, frammenti di pigne, etc.) o minerali (lapilli vulcanici, conchiglie, ghiaia, etc.) il terreno in modo da formare uno strato di 10-15 centimetri che protegge le radici dalla siccità e dal caldo eccessivo, ed il suolo rimane più fresco e trattiene meglio l’acqua, riducendo fortemente l’evaporazione.

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