«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

mercoledì 19 ottobre 2011

Il singolo individuo fa la differenza


"Vorrei che i giovani si interessassero a questa storia unicamente per pensare, oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe succedere e sapere opporsi a violenze del genere" Giorgio Perlasca

Non tutti conoscono la storia di Giorgio Perlasca, un italiano che nella fase finale del secondo conflitto mondiale da solo ha fatto la differenza salvando migliaia di ebrei ungheresi. A differenza di Oscar Schindler e Raoul Wallemberg le cui gesta oltre a essere ben conosciute sono state in qualche modo facilitate dalla loro posizione legittima, Perlasca senza alcun aiuto e in una posizione assolutamente precaria ha deciso di dedicare tutte le sue energie ad aiutare le persone che si trovavano in quel momento in estrema difficoltà, persone che rischiavano di morire o di essere deportate in ogni momento.

Credo che sia importante conoscere e approfondire la storia di Giorgio Perlasca, per tanti anni tenuta celata per motivi politici. Credo che non dobbiamo mai smettere di ricordarci che è l'essere umano ciò che conta: è l'essere umano che scatena le guerre e le ingiustizie, ed l'essere umano che può agire per opporsi usando essenzialmente la sua innata umanità.

Al di là delle opinioni e dei trascorsi di Giorgio Perlasca, ciò che colpisce è proprio la sua genuina umanità.

Libri su Giorgio Perlasca

1- Enrico Deaglio - La banalità del bene - Storia di Giorgio Perlasca - Feltrinelli

2- Hallenstein Dalbert, Zavattiero Carlotta - Giorgio Perlasca - Un italiano scomodo - Chiarelettere

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