Una volta iniziato il processo della nostra rivoluzione non possiamo pensare di arrenderci alla prima difficoltà. Un altro tassello fondamentale di questa rivoluzione sta nel mantenere la costanza, mantenere la determinazione nonostante le circostanze esterne siano avverse.
Nelle nostre azioni per il cambiamento, nei nostri obbiettivi è fondamentale mantenere una costanza nel tempo: piccoli passi verso una meta, anche se millimetrici, sono più importanti che fare balzi da gigante per poi mollare tutto. Un piccolo passo contiene in sé già tutto il percorso, un piccolo avanzamento è prezioso perché senza di esso non esisterebbe il successivo e quindi sarebbe impossibile raggiungere la meta. Se vogliamo scavalcare una montagna enorme che si staglia davanti ai nostri occhi dobbiamo cominciare dalle prime rocce, dalle prime salite. Come ben sappiamo, nei sentieri di montagna è meglio procedere con passo lento ma costante, piuttosto che correre per poi fermarsi o rischiare di precipitare.
Il processo che intraprendiamo nella nostra vita, un processo di trasformazione, di evoluzione ci porta ad affrontare ostacoli in continuazione senza una fine. L’obbiettivo principale diventa quello quindi di non arrendersi mai e progredire nonostante tutto, quello di mantenere la determinazione, ogni giorno, ogni istante. Non esiste una meta finale che una volta raggiunta resta immutata. La vita ci insegna che tutto è in divenire e noi dobbiamo continuamente evolvere, sfidarci, per manifestare a pieno l’illimitato potenziale che possediamo da sempre.
Agire come l’acqua significa quindi mantenere la determinazione con continuità, proprio come l’acqua che cheta scorre senza sosta da monte a valle, magari lentamente, silenziosamente, incontrando degli scogli o delle cascate, ma comunque non smettendo mai di avanzare. L’opposto dell’agire come l’acqua è agire come il fuoco, ossia intraprendere da subito forti ed energiche azioni e potenti determinazioni, tanto da fare scalpore e da attirare l’attenzione di molti, per poi far svanire tutto in poco tempo alla prima difficoltà, lasciando solo tristi ricordi; proprio come il fuoco avvampa all’improvviso con grandi fiamme voraci per poi spengersi cupo lasciando soltanto fumo e cenere.
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