«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

venerdì 20 maggio 2016

Le voci dei giovani - parte tre



Commenti dei ragazzi delle medie al racconto "Sulle civiltà, una storiella"

"Questa “storiella”, come la chiama Luca Madiai, l’autore, è talmente potente e significativa che anche un marziano venuto dalla Terra, leggendo questo documento, sarebbe in grado di capire l’andazzo politico ed economico del Pianeta. Un'aspetto che mi ha colpito particolarmente è stato la similitudine del petrolio, che in questo periodo, fra l’altro è oggetto di dibattito nella nostra società; è stato infatti promosso un referendum sulla durata delle trivellazioni per la sua estrazione. Nel racconto di Madiai il petrolio viene paragonato a delle pasticche per ottenere le quali siamo capaci di ogni azione, così come nel racconto Scienza e Tecnologia derubano di notte la cucina di Natura. 
Spero che Luca Madiai abbia il tempo di scrivere una storiella come questa, ma con personaggi e temi diversi, perché sono convinto che lui con le sue lettere possa rieducare la popolazione e molti di noi, compreso me, che ne hanno bisogno!!!!

Alessandro


Questa breve storia rappresenta benissimo quello che sta accadendo nel mondo. L’Occidente rappresenta un po’ l’egoismo, lo sviluppo, in questo caso grazie al petrolio, ma anche la distruzione del “Ristorante Madre Terra”, che rappresenta il mondo. Nella storia pian piano muoiono di fame il signor Oriente e tanti altri. La storia finisce con la distruzione del ristorante e così la Scienza e la Tecnologia aiutano la signora Natura a risistemare il locale. Ciò significa che Scienza e Tecnologia sono molto utili, perché aiutano e servono il signor Occidente, ma in altri casi possono distruggere il mondo, come succede quando rubano alla signora Natura le pillole di petrolio.

Sofia


Questo testo mi ha fatto capire che non dobbiamo essere tirchi ed egoisti come il signore Occidente che oltre a mangiare il suo piatto mangiava anche quello della signora Africa. Mi ha colpito il fatto che il signor Occidente e il signor Oriente si siano messi a litigare ed abbiano buttato all’aria il ristorante che è stato poi riordinato dalla signora Africa e Madre Natura.

Asia


Penso che questa storia sia tutto oggi molto vera perché non ci dovrebbero essere guerre per prendere le cose agli altri e non bisogna fregare gli altri perché non è corretto e prima o poi gli altri stati se ne accorgeranno e non bisogna neanche dominare gli altri e sottomettere i popoli e fare morire le persone di fame. Non bisogna neanche fare guerre per il petrolio perché non servono a niente e non dobbiamo inquinare l’ambiente perché l’ambiente siamo anche noi e se lo inquiniamo dopo l’ambiente saremo noi a morire.

Matteo


Una storia a dir poco intrigante, che definisce l’attualità con un semplice racconto personificato dove ogni oggetto, ogni personaggio, ogni idea e metafora vengono messi in rilievo attraverso la delicatezza per non infierire nei sentimenti di qualunque lettore che potrebbe essere etnicamente diverso. Alla fine però noi siamo tutti esseri uguali tra noi. Non esiste il nobile e lo schiavo, il ricco e il povero, il bello e il brutto. Nella favola del prof. Luca Madiai, al contrario, prende vantaggio il signor Occidente, che dà inizio ad una tremenda lotta ritenendosi superiore a tutte le altre persone nel ristorante e togliendo loro spazio per proseguire i loro pasti e stare in pace, e che ne vuole sempre uscire vittorioso. Ed è esattamente quello che sta accadendo nel mondo, iniziato nel XX secolo e prolungatosi fino ad oggi: una lotta all’ultima risorsa disponibile, all’ultimo sopravvissuto … una lotta all’ultimo di tutto. Ogni singola persona deve essere rispettosa e rispettata, niente eccezioni per nessun motivo. La battaglia si è aggravata nel tempo con la disponibilità in quantità minori di petrolio (risorsa per noi inevitabile) e l’approfondimento intensivo nella scienza e nella tecnologia, che ci ha portato alla tracotanza e a superare i nostri limiti. Ma il petrolio, come la maggior parte delle risorse di cui noi facciamo uso in modo sproporzionato, è una materia prima non rinnovabile, o almeno, si rinnoverebbe se si aspettasse migliaia se non milioni di anni. L’uomo è un organismo viziato che vuole tutto e subito. Senza il petrolio saremmo ormai incapaci di sopravvivere e di proseguire le nostre routine come se non fosse successo niente. Ne è rimasto poco a disposizione e come al solito, l’unica soluzione è decidere chi se lo tiene, altrimenti si usufruisce di maniere forti. L’intervento della cuoca e proprietaria del ristorante sig.ra Natura, caccia via i litiganti, tuttavia il ristorante è completamente distrutto. L’unica povera spettatrice era la sig.ra Africa che aveva appena finito di pranzare e aiuta Natura a rimettere a posto i danni commessi dentro al locale. Il tutto si conclude con una seconda apertura del ristorante. “Non fate ciò che non volete sia fatto a voi” 

Federico


Il racconto letto in classe è ben adattato al tema “Curare Madre Terra”: offre un' immagine del nostro presente accompagnata da accattivanti similitudini.
Il ristorante è la nostra Terra, dove il cibo è gratuito ed ognuno lo può prendere, in piccole porzioni in modo che ogni cliente possa beneficiarne. Personaggi interessanti, sono, secondo me, le cameriere, Scienza e Tecnologia: sono personaggi neutrali, come le “nostre” scienze e tecnologie, che noi usiamo nel bene e nel male; usarle bene è una delle ammonizioni dell'autore. 
Tra le ultime di queste c'è quella della guerra, quando Oriente ed Occidente litigano distruggendo il locale. Cercando di vivere seguendo le ammonizioni, avremo la possibilità di migliorare la parte di mondo della quale siamo “clienti”.

Sara"

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