«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

mercoledì 26 marzo 2014

Martin Luther King per la decrescita



«Mastodontiche infrastrutture produttive con menti computerizzate, città che inghiottono il paesaggio fino a toccare il cielo, aerei che corrono quasi più veloci del tempo: tutto ciò è impressionante, ma non nutre lo spirito. Niente nella nostra scintillante tecnologia può innalzare l’uomo a nuove vette, perché la crescita materiale contiene la sua stessa fine e, in assenza di proposti morali, l’uomo diviene sempre più piccolo mentre le opere dell’uomo divengono sempre più grandi. Gigantesche industrie e governi, orditi in intricati meccanismi computerizzati, escludono gli esseri umani. Il senso di partecipazione si perde, svanisce la percezione che l’individuo comune influenzi le decisioni importanti, e l’uomo ne resta isolato e sminuito. 

Quando un individuo non è più davvero partecipe, quando non avverte più il senso di responsabilità verso la società, la democrazia si svuota di contenuto. Quando la cultura è degradata e regna la volgarità, quando il sistema sociale non costruisce sicurezza ma causa pericolo, l’individuo viene inesorabilmente incoraggiato a prendere le distanze da una società senz’anima. Questo processo produce alienazione: probabilmente la più pervasiva e insidiosa degenerazione nella società contemporanea»

(Martin Luther King – Il sogno della non violenza)

lunedì 17 marzo 2014

Gandhi per la decrescita - seconda parte



«La civiltà è quella forma di condotta che indica all’uomo il cammino del dovere. L’adempimento del dovere e l’osservanza della moralità sono termini intercambiabili. Osservare la moralità significa ottenere la padronanza della nostra mente e delle nostre passioni. Così facendo, conosciamo noi stessi. L’equivalente di civiltà, in gujarati, significa “buona condotta”. 

Se questa definizione è corretta, allora l’India, come hanno dimostrato molti scrittori, non ha niente da imparare da nessuno, ed è così che dovrebbe essere. Noi ci accorgiamo che la mente è un uccello irrequieto; più ottiene, più vuole, e rimane comunque insoddisfatta. Più siamo indulgenti con le nostre passioni, più esse diventano sfrenate. I nostri antenati, perciò, misero un limite alle nostre indulgenze. Essi videro che la felicità era, in larga misura, una condizione mentale. Un uomo non è necessariamente felice se è ricco, o infelice se è povero. Si vedono spesso ricchi infelici e poveri felici. Milioni di persone rimarranno povere per sempre. Osservando tutto ciò, i nostri antenati ci hanno dissuasi da lussurie e piaceri. Abbiamo usato lo stesso tipo aratro che esisteva migliaia di anni fa. Abbiamo mantenuto lo stesso tipo di abitazione che avevamo tempi addietro e la nostra educazione indigena rimane la stessa di prima. Non abbiamo avuto nessun sistema competitivo che corrode la vita. Ognuno seguiva la propria occupazione o commercio, e ne traeva un compenso adeguato. Non si trattava di non sapere come inventare le macchine, ma i nostri padri sapevano che, se avessimo dedicato i nostri cuori a tali cose, ne saremmo diventati schiavi e avremmo perso la nostra fibra morale. Essi, quindi, dopo doverosa riflessione, decisero che avremmo fatto solo ciò che potevamo fare con le nostre mani e piedi. Videro che la nostra vera felicità e il nostro benessere consistevano in un uso appropriato delle nostre mani e piedi»

(Mahatma Gandhi – Hind Swaraj)

lunedì 10 marzo 2014

Ritorno all'Origine - indice dell'ebook

L’evoluzione umana non è a senso unico

di Luca Madiai


Introduzione 
  Dove stiamo andando?
  Il migliore dei mondi possibili, siamo proprio sicuri?
  Cambiare i nostri cuori
La transizione
  Dalla creazione di profitto alla creazione di valore 
Scarica ebook
  Dall’Ego all’Eco
  Il cambiamento su tre livelli
Oggi, un presente da interpretare
  Spirito di oggi
     Il senso della vita oggi
     I sei sentieri
     Il circolo vizioso dei quattro cattivi sentieri
     La felicità relativa
  Cultura di oggi
     Le quattro illusioni fondamentali
     Illimitatezza
     Separazione
     Andamento
     Impossibilità
     Progresso, sviluppo, evoluzione, crescita
  Tecnica di oggi
     Mercificazione
     Globalizzazione
     Consumismo
     Tecnologia avanzata
     Disgregazione sociale e violenza
Domani, un futuro da costruire
  Spirito di domani
     Senso della vita domani
     I quattro nobili sentieri
     Mutuo possesso dei dieci mondi
     Rivoluzione Umana
  Cultura di domani
     Le quattro consapevolezza fondamentali
     Limite
     Unicità
     Andamento
     Possibilità
     Progresso, sviluppo, evoluzione, crescita
  Tecnica di domani
     Valorizzazione
     Localizzazione
     Sobrietà
     Tecnologia adeguata
     Relazioni armoniche
Per concludere
  Evoluzione umana
  Il tema del ritorno
  L’origine di tutti i fenomeni
  La fiducia nell’umanità
Bibliografia
Appendice A – Dal motore ai pedali
Appendice B – Una vincente strategia energetica