Eccone un estratto:
«La montagna ti insegna l’importanza del cammino e della meta. L’importanza di avere strategie di “riuscita” e di “uscita”.
Ti insegna la flessibilità nel “cambiare strada”. Cioè nel cambiare strategia spesso e rapidamente ma sempre avendo come stella cometa i propri valori e i propri principi.
“La strada è segnata: segui il sentiero.” La montagna ti insegna che devi metterlo in discussione il sentiero segnato. Devi andare fuori dal sentiero se vuoi godere la montagna (o la vita).
“Va dove vanno gli altri”: la montagna ti insegna a valutare le orme, a capire dove sono andate altre persone, ad osservare e non seguire ciecamente la strada già battuta. A comprendere pericoli ed opportunità insite in ogni scelta.
La montagna ti invita a scegliere: come prepararti, cosa portare con te, come prevenire le difficoltà, come risolvere ciò che ti capita. Ti invita a scegliere le modalità di escursione, gli amici con cui uscire, le tempistiche, le difficoltà.
In montagna puoi perderti per poi ritrovarti migliore di prima. Imparare a perdersi è bellissimo! La cosa importante è ritrovarsi sempre una volta in più!
La montagna ti insegna la responsabilità nei tuoi confronti e verso gli altri. Devi prepararti, devi saperti ascoltare, devi saperti sfidare. Nello stesso tempo sei “con” altri che devono essere responsabili delle loro scelte, ai quali ti puoi affidare e sui quali tu puoi contare. Anche gli altri, ovviamente, devono potersi fidare di te ed affidare a te.
“Io basto a me stesso e, se posso, se sono nelle condizioni di poterlo fare, ho il dovere di aiutare gli altri.
Gli altri devono bastare a se stessi e, se possono, devono potermi aiutare, cioè io devo lasciarmi aiutare.
Io devo essere autosufficiente e devo poter aiutare gli altri.
Gli altri devono essere autosufficienti e devono potermi aiutare.”
Superare i propri limiti. La montagna ti insegna a raccogliere tutte le forze che hai in te che nemmeno conosci e ti fa fare cose straordinarie. La montagna ti insegna ad “andare OLTRE”.
La montagna ti insegna a non abbatterti e a non esaltarti. La montagna ti insegna a stare attento a ciò che accade fuori di te e dentro di te.
Ti insegna ad ascoltarti e ad ascoltare.
La montagna, infine, ti consente anche di divertirti se la rispetti, se la temi e se, al tempo stesso, sai affidarti ad essa e sei disposto a lasciarti andare…
Negli ultimi tempi ho elaborato una ulteriore consapevolezza: non è necessario sfidarsi sempre, andare al massimo, verificare sempre i propri limiti.Rallentare, godersi un panorama, “stare” nella natura, passeggiare: è sufficiente questo per sentirsi vivo. Ora adoro gustarmi il “senso del sublime” di kantiana memoria, amo i boschi, la neve, la roccia, l’ambiente montano, fermarsi un po’, prendersi i propri tempi, adattarsi ai ritmi della natura, vivere in essa.»
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