La crisi di sistema che
stiamo vivendo in questo momento storico ricorda per certi versi quella
attraversata dall’impero romano d’occidente attorno al III secolo d.C. Non sono
uno storico e non voglio ritenermi tale, ma certi parallelismi è difficile non
notarli. Dopotutto credo che le crisi di sistema, alle quali segue
inevitabilmente un cambiamento radicale in ogni fronte, presentano tutte delle
similitudini indispensabili.
Ad ogni modo, l’impero
romano al massimo della sua espansione presentava una crisi che principalmente
era proprio dovuta alla mancanza di ulteriore espansione, e quindi di crescita.
L’assenza di guerre causava la difficoltà nell’approvvigionamento di schiavi,
quindi di manodopera nei campi, vista ai giorni nostri equivale alla scarsità
del petrolio, quindi a una crisi energetica. La situazione era aggravata dalla
pressione esercitata dai popoli del nord Europa, i germani, che si facevano
sempre più minacciosi e che cominciavano a rendere le frontiere terre insicure
e pericolose. Oggi migliaia di immigrati si spingono alle coste del sud Europa,
tentando di approdare nel vecchio continente nella speranza di costruirsi una
vita più dignitosa. L’abbandono delle terre coltivate, l’aumento del
brigantaggio e quindi dell’insicurezza e l’aumento delle tasse e quindi
l’ampliarsi del divario tra ricchi e poveri sono tutte caratteristiche
trasferibili ai giorni nostri che favorirono l’aggravarsi di una crisi
economica e sociale diffusa.
Come non notare oggi
certi parallelismi, ovviamente aggravati da una situazione del tutto nuova. La
crisi di sistema come conseguenza dell’insostenibilità prima ambientale, poi
economica e infine sociale rendono il cambiamento, oltre che auspicabile,
assolutamente inevitabile. E un cambiamento ci sarà di certo, come dall’impero
e dalle ville romane si passò ai regni e ai feudi, oggi dalle multinazionali e
dagli stati-nazione si passerà a un’economia e a una vita fortemente
localizzata, un regionalismo davvero globalizzato che possa mettere in
relazione continua molteplici esperienze e permettere all’uomo di esprimere a pieno
le sue potenzialità nel suo interessere armonioso con il suo ambiente vitale.
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