«Lei si domanda inoltre
se i ricchi e i potenti di oggi si siano meritati la loro fortuna in virtù
delle azioni commesse nel corso di vite trascorse. A tale proposito reputo
necessario rammentarle che ricchezza e potere non s’identificano
necessariamente con la felicità. Il buddismo insegna che la ricchezza del corpo
è preferibile alla ricchezza racchiusa nel forzieri e che la ricchezza della
mente è superiore a quella del corpo. Un uomo può avere denaro a profusione, e
in tal senso essere “fortunato”, ma peraltro vedersi afflitto da ingiurie
fisiche o mentali. In tal caso è probabile che il suo karma non sia molto
elevato. Al contrario, il karma di un uomo che non fruisce di ricchezza terrene
ma in compenso è sano nel corpo, conduce una vita serena e gode la stima e la
fiducia degli altri membri della società umana, con ogni probabilità è un karma
eccellente.
Lo status sociale
attuale di un uomo non è determinato totalmente dall’immenso, indifinito
intrico delle cause karmiche ereditate dal passato. Un ruolo determinante viene
svolto altresì dagli sforzi da lui compiuti a partire dal momento in cui è prodotta
la nascita all’esistenza che ora sta vivendo. L’uomo si giova di un grado di
libertà nettamente superiore a quella concessa a ogni altro animale. Nella vita
di ognuno di noi sussistono molteplici elementi karmici, alcuni dei quali sono
chiari e definiti, altri soltanto probabili. L’uomo è libero. Libero, più
esattamente, di scegliere se reagire ai suoi elementi karmici definiti in modo
da produrre dei buoni o dei cattivi karma in funzione del futuro che lo
attende. Prenda il suo caso (Peccei), a titolo d’esempio. Lei era karmicamente
destinato a nascere quando il fascismo esercitava il suo dominio sull’Italia. Nondimeno
ha scelto di percorrere una via che l’avrebbe portata a reagire a una siffatta
congiuntura. Anziché aderire al fascismo e produrre per il futuro dei karma
negativi, ha combattuto quel regime infausto per difendere la dignità umana. In
tal modo, lei ha prodotto per l’avvenire dei karma positivi. Hitler ha commesso
l’errore di reagire alla propria condizione in forma siffatta da dar luogo a
esiti karmici nefasti. La rivoluzione umana è uno strumento che si propone di
aiutare gli uomini a modificare il loro costume di vita e pertanto a reagire
alle circostanze della vita stessa onde produrre esiti karmici positivi»
Daisaku
Ikeda, Campanello d’allarme per il XXI secolo
Dialogo con Aurelio Peccei, 1984
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