«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

martedì 30 agosto 2011

Elogio dell'albero




Vi siete mai fermati a guardare un albero?

Avete mai osservato le nervature del suo tronco da vicino? Lo avete toccato, carezzato, abbracciato? Avete sentito il suo calore? Avete ascoltato, in silenzio, il suo respiro?

Vi siete fermati mai davanti all’albero sotto casa vostra? Sì, quell’alberello spaurito e insignificante, gli avete chiesto scusa per non averlo mai salutato, persino mai notato, né guardato con la coda dell’occhio mentre correvate in cerca della vostra auto parcheggiata chissà dove? Gli avete mai chiesto scusa per lo smog e il rumore a cui lo sottoponete ogni giorno?

Vi siete mai chiesti se quell’albero ha un suo punto di vista? Una sua coscienza, anche se apparentemente inespressa?

Lo avete mai ringraziato, invece, per la sua bellezza di colori e di profumi, per il dono di frutti e di ossigeno che ogni giorno regala indistintamente, per l’ombra che crea riparo dal forte sole, per la sua bontà nell’ospitare uccellini che cantano tutte le mattine al vostro risveglio?

Da oggi io lo faccio ogni giorno. E ciò mi fa stare bene.

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