Dipinto di Ciro D'Alessio
Sono finiti i tempi dell’abbondanza, dell’indifferenza e dell’incoscienza. Se vogliamo evitare disastri ecologici, malattie, carestie, alluvioni, uragani, valanghe, guerre, aumento del nazionalismo, delle dittature, del razzismo, scene di violenza atroce sempre più frequenti e diffuse globalmente dobbiamo decidere profondamente di assumerci a pieno la responsabilità come singoli individui e guardandoci nell’animo dobbiamo trovare il coraggio e la forza per affrontare un percorso di radicale e sostanziale cambiamento nel nostro modo di pensare, di vivere, di consumare, di lavorare, di prendere scelte difficili, di fare sacrifici, di metterci in discussione con umiltà in continuazione, di ascoltare il parere degli altri senza arrivare a conclusioni affrettate, ed essere determinati a rispettare la vita in tutte le sue forme, a gridare con voce determinata davanti alle ingiustizie, a mettere da parte le proprie sicurezze e le proprie ambizioni mondane per ricercare la realtà ultima delle cose e la felicità assoluta nella propria stessa vita, piccola e semplice.
Se non agiamo in questa direzione le cose peggioreranno ad un ritmo sempre più crescente, i disastri saranno una conseguenza inevitabile. La grande crisi che abbiamo di fronte è la nostra grande occasione, è una benedizione come dice Einstein. L’opportunità per fare una rivoluzione che cambierà la storia dell’umanità, come non è mai avvenuto.
Molte persone si sono già risvegliate, molte persone si stanno accorgendo che c’è qualcosa di malato in questo mondo, altre persone si sono già messe a lavoro da anni.
Al momento i governi e la politica in generale non stanno facendo nessuno sforzo in questa direzione, non esiste neanche la minima volontà, neanche una vaga idea al riguardo. Il concetto comune che regna è quello di affrontare l’attuale grande crisi, in tutte le sfere di azione, usando la stessa strategia adottata fino ad ora: sviluppo, produzione, crescita, consumo, rifiuti e di nuovo da capo. La verità è che non esiste la volontà di cambiare, o almeno di pensare diversamente, o anche solo sforzarsi di immaginare un’alternativa, un modo diverso di affrontare una tale crisi.
Per questi motivi la rivoluzione che metteremo in atto avrà al suo centro l’essere umano stesso nella sua intima profondità, così che non ci possano essere più vie di fuga, ma solo una preziosa occasione per tutti quanti: una rivoluzione dell’umanità.
Un’impresa mai tentata prima, un’impresa che costerà sacrifici e tanti sforzi da parte di tutti ma che saranno superati di gran lunga dai benefici che ne seguiranno. Un movimento che partirà dalle persone comuni, dallo loro umanità, dal loro desiderio di cambiare non necessariamente sarà un processo lento, piuttosto sarà dinamico e dirompente.
Saranno l’unità di intenti e l’ardore, il calore, l’energia, il fuoco vivo del desiderio racchiuso nel cuore delle persone ad aprire la strada per un mondo migliore. Finché la passione ardente del desiderio di cambiare sarà custodita nel cuore delle persone, anche di una sola, il nostro futuro potrà essere illuminato dalla speranza. Il futuro e il sogno sono dentro di noi, in uno stato di latenza. Così come un grande albero è già contenuto in un piccole seme, il sogno di un mondo migliore è racchiuso nei nostri cuori. Il potenziale esiste già dentro di noi.
Non ci resta altro che farlo fiorire in tutto il suo splendore.
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