«Un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno»
Henry David Thoreau, Walden, ovvero vita nei boschi

lunedì 27 gennaio 2014

Il pianeta Terra ai tempi di Kosen Rufu - un racconto di fantasia - ebook gratuito



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Anno 2020, il pianeta Terra si trova in una situazione critica, dominata da insicurezza e instabilità. L’Organizzazione Internazionale per il Futuro del Pianeta, appositamente costituita e controllata dalle persone più potenti del mondo, ha previsto una serie di progetti segreti per risolvere la profonda e complessa crisi. Ma solo uno di questi progetti, quello a cui si dava meno credito, riuscirà a fornire delle risposte.


Dopo aver scritto ben due libri sulla decrescita, la sostenibilità e il cambiamento spirituale, decine e decine di post e aver pubblicato qualche articolo, ho pensato che era tempo di scrivere un racconto di fantasia. Come una fiaba per piccoli che però parlasse a tutti quanti e che raccontasse una storia, dopotutto verosimile. Una storia magari non del tutto piacevole, ma che potesse allargare ancora i nostri orizzonti e potesse permettere di vedere oltre, oltre ciò che pare improbabile se non impossibile. Una storia non semplice da raccontare, né tanto meno da leggere, ma che credo possa essere comunque utile allo scopo di creare un mondo migliore, per tutti.

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mercoledì 22 gennaio 2014

Una nuova cultura - di Daisaku Ikeda


Nessuna conquista della civiltà è stata in grado di trasformare il destino dell’uomo


«La società contemporanea soffre a causa del crollo dei vecchi sistemi di valori, dell’abbassamento del livello morale e della mancanza di umanità di buona parte della popolazione. La situazione si è deteriorata a tal punto che la sopravvivenza stessa della razza è minacciata. I mali dello sviluppo scientifico hanno creato un enorme numero di problemi che minacciano di estinguere l’umanità: il pericolo di una guerra nucleare, la distruzione dell’ambiente naturale, la questione Nord-Sud, l’esplosione demografica e l’imminente esaurimento delle risorse di energia. In tutto ciò c’è un’amara ironia, dal momento che la civiltà scientifica occidentale si è sviluppata proprio per liberare l’umanità dalla morte e dalla paura che ne deriva, oltre che per estendere al massimo la durata della vita umana, rendendola al tempo stesso più ricca e più prosperosa possibile. Benché questa civiltà abbia dato all’uomo un benessere materiale mai conosciuto prima d’ora, ha d’altro canto condotto tutte le forme di vita del pianeta sull’orlo della distruzione. 

Henri Bergson disse una volta che una caratteristica dell’uomo è quella di ignorare la natura della vita: la civiltà scientifica occidentale non sembra aver colmato questa lacuna. Forse dipende dal fatto che, per un eccessivo interesse nei confronti della vita, questa civiltà ha tralasciato di occuparsi della morte. La grave mancanza di questa civiltà sta nel non aver riconosciuto il ciclo eterno di vita e morte. 

Per questa ragione crediamo che il Buddismo, che ha affrontato il problema della vita e della morte e che attiva le potenzialità più nascoste dell’uomo, sia una ricca fonte di forza per la rinascita della civiltà moderna. 

In Choose Life, un libro del defunto Arnold Toynbee che riporta alcuni dialoghi tra lui e me egli afferma: «Una religione futura, destinata a creare e tenere in vita una nuova civiltà, dovrà permettere al genere umano di affrontare e di vincere i male che in questo momento costituiscono una seria minaccia per la sopravvivenza umana». Toynbee aggiunge poi che il maggiore di questi mali a livello personale è l’avidità, mentre a livello generale sono le guerre e l’ingiustizia sociale. Seguono alcuni commenti sull’ambiente artificiale che gli uomini hanno creato per realizzare i loro desideri. 

L’avidità è un impulso che nasce dall’interno dell’animo umano. La guerra e l’ingiustizia sociale sono mali a livello della società. La distruzione dell’ambiente naturale a causa dell’espandersi di quello artificiale riguarda il rapporto tra l’uomo e la natura. Le carenze di questi tre ordini di rapporti – con sé stessi, con gli altri esseri umani e con la natura – creano un circolo vizioso che aggrava il nostro già grave dilemma. 

La violenza e la crudeltà nell’animo umano sono le cause della guerra. Nel Buddismo questi due concetti vengono descritti con una parola che significa collera. La bramosia di potere, di possesso e di fama causa l’ingiustizia sociale. Quando collera e avidità si manifestano a livello sociale, esse assumono l’aspetto della guerra e dell’ingiustizia sociale. L’avidità, sotto forma di egoismo, porta allo squilibrio ecologico e alla distruzione ambientale. Oltre a ciò, anche il fatto di ignorare il rapporto di interdipendenza reciproca tra il mondo naturale e la vita umana porta alla distruzione dell’ambiente. 

Gli insegnamenti buddisti chiamano queste tre cose – l’avidità, la collera e la stupidità – i “tre veleni”. Essi danneggiano la vita privandola della sua energia, mentre a livello sociale generano ogni sorta di mali; inoltre l’illusione, intesa come ignoranza della vera natura delle cose, intensifica i danni della guerra e della distruzione dell’ambiente naturale. Per questo motivo siamo convinti che l’unico modo di allontanare i mali che minacciano di distruggere la civiltà moderna consista nel correggere i tre tipi di rapporti: con se stessi, con gli altri e con la natura. 

Provocando una rivoluzione nelle più remote profondità della vita umana, il Buddismo di Nichiren Daishonin può trasformare le illusioni in illuminazione e far diventare altruista anche la persona più egoista. Sulle rovine di una cultura decaduta, la Legge Mistica, fonte di grande energia creativa, può ricostruire i sistemi di valori che si stanno sbriciolando, può elevare le norme etiche dell’uomo e trovare un modo per superare l’isolamento provocato da una società caratterizzata da un alto livello scientifico e tecnologico. 

La Legge espressa dal Buddismo si basa sulla forza vitale universale – l’universale natura di Budda – per portare vitalità, potere creativo e armonia agli altri esseri, alla società e a tutte le cose. Il Buddismo di Nichiren Daishonin cerca di distruggere i mali della civiltà moderna partendo dalla vita di ogni individuo. Inoltre, se scienza e tecnologia verranno applicate al meglio come forze creative per il bene dell’umanità, potranno diventare una fonte di prosperità culturale, nella costruzione di una civiltà nuova e spiritualmente ricca.» 

Articolo di Daisaku Ikeda estratto dalla rivista Duemilauno n. 9 del 1988



lunedì 20 gennaio 2014

Convegno Decrescita, Filosofia e Visioni del Mondo - 8 febbraio - Firenze


Cosa ci spinge a pensare che l'obiettivo del mondo sia la Crescita?
Perché i politici – americani, europei e mondiali tanto di destra che di sinistra - parlano continuamente di Crescita economica e di Sviluppo economico??
Perché pensiamo che la crescita infinita ( dei profitti, dei prodotti e dei consumi) sia possibile in un pianeta finito?
Intanto la crescita sta producendo accumulo di rifiuti, inquinamento, competizione, violenza, solitudine, disagio esistenziale. 
È giunto il momento di aprire un dibattito su queste questioni. Piuttosto che qualcosa di dimostrato, quello della Crescita è un Mito. Un mito che ha ragioni ed origini nella storia.
Un convegno per inoltrarci indietro nel tempo per scoprire cosa c’è dietro la fede cieca nel progresso della Civiltà Superiore e nel predominio della ragione economica per non perdere fiducia in un mondo migliore.

Programma convegno e altre informazioni
Evento su Facebook

lunedì 13 gennaio 2014

“Nonostante tutto io credo negli esseri umani”


«I numerosi problemi dell’epoca attuale possono essere realmente risolti solo se affrontati con una profonda comprensione della natura della vita umana»

«Viviamo in quella che il Buddismo definisce un’”epoca impura”. Atti di deprecabile follia che feriscono la coscienza e la decenza proliferano, avvolgendo il mondo nell’oscurità. 
Molti esprimono pessimismo per questo stato di cose e si chiedono se l’umanità stia davvero progredendo, oppure si sentono schiacciati da una sensazione di impotenza. Ma allo stesso tempo ci sono tantissime persone che continuano a sperare, convinte che adesso è proprio il momento giusto per credere nel magnifico potenziale che gli esseri umani possiedono. 
Riuscirà il ruscello sporco a inquinare quello puro? O saranno le acque di quest’ultimo che ripuliranno le acque inquinate? Sfortunatamente nel mondo attuale l’intensità delle forze corrispondenti alle “acque del ruscello sporco” non sembra dar segni di diminuzione.
Molti studiosi e persone consapevoli che ho incontrato in tutto il mondo sono convinti che l’umanità si trovi a un bivio molto importante. Molti saggi, responsabili e lungimiranti sono giunti alla conclusione unanime che niente cambierà se non saranno gli esseri umani stessi a cambiare.
Più l’oscurità e il caos mondiale aumenteranno, più l’umanità stessa verrà chiamata in causa. Dobbiamo concentrarci sull’essere umano. Come possiamo mettere in grado ogni persona di elevare la propria condizione vitale? Questa è una domanda urgente dalla quale dipende il futuro dell’umanità»

«Naturalmente non è possibile superare una situazione difficile soltanto con le buone intenzioni. Anche se novecentonovantanove persone su mille cadono nella trappola della mancanza di rispetto e di fiducia negli esseri umani, dobbiamo mantenere la forza spirituale di affermare: “Nonostante tutto io credo negli esseri umani”»

Da Il mondo del gosho, Daisaku Ikeda, Edizione Esperia